Conferenziere : Erica Laine

Guardia carceraria,
impiegata nella prigione d'Ittre

Tema della conferenza:
Un po' di storia, una giornata in carcere,
una donna tra i prigioneri

Mercoledì 4 marzo 2015




Erica Laine, una donna tra due prigionieri !




Si chiude lo sportello gigante, pesantissimo, blindato, con un rumore metallico assordente. Si chiude la prima parte della mia vita. Si chiude l'orizzonte. Per i prossimi quindici anni della mia vita, starò in questa prigione. La più bella, più moderna, più attrezzata delle prigioni. Ma sempre una prigione! Per quindici anni, non potrò uscire, fare la spesa, accompagnare il figlio a scuola, vedere gli amici il sabato sera, frequetare la pizzeria che mia moglie amava tanto. Ho fatto una cazzata. So che devo pagarla. Con la libertà, con l'onore, con l'umanità. Forse ho perso tutto : il lavoro, la casa, gli amici, e soprattutto mia moglie e mio figlio? Verranno a trovarmi in prigione? Affronteranno la vergogna, la pena, l'avvenire che non c'è più?

Ogni giorno è tutto previsto, non si decide niente : l'ora alla quale ti svegli, esci dalla cella, mangi, fai la doccia, i lavori... E ogni giorno si ripete lo stesso schema, ogni volta gli stessi corridoi, le solite sbarre, i soliti gridi e pianti di chi non ce la fa più. Con l'aria pesante, con il cibo repellente, con gli sguardi che ti fanno capire che sei appena più di una bestia.

Eppure si va avanti : certe guardie sono simpatiche, raccontano barzellette, ti ascoltano quando stai male e talvolta si crea anche simpatia. Il lavoro ti consente di offrirti quel po' che ti dà ragioni di sopravvivere, di sperare in un domani, e di occuparti, anche di fare conoscenza o amicizia con gli altri detenuti. Tra loro, c'è anche chi ha commesso porcherie inimmaginabili. Ora sono come bambini impauriti. Hanno lo sguardo vuoto. Molti di noi si drogano per sopportare il tempo che non passa, l'aria viziata, la promiscuità, le liti, i suicidi, la solitudine, il cielo che non vedi quasi mai...

So che fuori ci giudicano male, che pensano che stiamo anche troppo bene, che siamo un peso per la società, che ormai siamo persi, che quelli che fanno cazzate devono pagare per tutta la vita.

Pagherò, giorno dopo giorno. Ed un giorno uscirò. Forse non ci sarà più nessuno, forse non riconoscerò la città, forse avrò paura. Tornerò da voi, tornerò con voi...
Grazie a Erica Laine per la sua interessantissima testimonianza sul mestiere della guardia carceraria. Ci ha consentito di scoprire e di capire meglio questo mondo a parte.

Gianpietro Corongiu