Conferenziere : Carlo De Pascale

appassionato di cucina italiana, chef ristoratore,
creatore e responsabile
dell'accademia di cucina "Mmmmh!"

Mercoledì 2 febbraio 2010



    
Se da un lato il cibo è assolutamente necessario per vivere e si presenta a priori come un fatto naturale, i componenti del cibo, la scelta di questi componenti, la preparazione del cibo e il modo di cibarsi costituiscono dei fatti culturali.
Di questa dimensione culturale è venuto a parlarci il nostro ospite Carlo De Pascale, appassionato di cucina italiana, chef ristoratore, personaggio mediatico, creatore e responsabile dell'accademia di cucina "Mmmmh!" sita a Bruxelles.
Nel suo intervento, fluido e convincente, ha voluto dimostrare che la cucina svolge una funzione unitaria nella società italiana.
Il ruolo di certi prodotti (tipo pasta, olio di oliva, vino, caffè espresso, aperitivo o digestivo amaro...) e la stessa sequenza e natura dei piatti (primo, secondo...) che son serviti quotidianamente in Italia dall'estremo nord all'estremo sud della penisola, ne sono la prova.
Carlo De Pascale ha quindi sottolineato la dimensione storica di tutto cio' che riguarda la cucina. Certi prodotti che ci sembrano ovvi oggi non lo erano affatto alcuni secoli fa (es. i pomodori), i modi di cucinare si sono trasformati nel tempo (cf. la cottura moderna della "pasta al dente"), le bevande sono cambiate o stanno cambiando (la birra occupa in Italia adesso uno spazio che non occupava alcuni decenni fa).
Ha voluto mettere in risalto pure la dimensione propriamente sociologica degli italiani con i pregiudizi legati al cibo (questo prodotto "fa bene", quell'altro "fa male")…
Malgrado il ruolo unitario della cucina in Italia, non si può tuttavia parlare di una "cucina italiana" definibile perentoriamente. La cucina d'Italia è costituita dalle sue tradizioni regionali o meglio dalle tradizioni delle sue cento città…
Esiste però uno spazio culturale italiano che ha permesso, per es. allo speck o alla pizza, di diffondersi dappertutto in Italia.
Ringraziamo Carlo De Pascale - che si autodefinisce un mediatore dell'arte di cucinare e più in generale del mangiar bene - per il suo gustoso intervento e per esser venuto a trovarci a Tournai con la sua carica di simpatia.