La serata dedicata al cinema ci ha permesso di vedere o rivedere un classico della cinematografia degli anni sessanta : " Divorzio all'italiana " di Pietro Germi. Sebbene l'argomento fosse basato sul cinismo e persino sull'immoralità (si tratta dell'uccisione del coniuge), il film ci ha fatto sorridere e persino ridere. Marcello Mastroianni era veramente un attore d'eccezione. E la commedia all'italiana un genere veramente ironico e caustico. Con il passare degli anni il costume sociale si è evoluto. Ma pensiamo che oggi ancora esistono in molte parti del mondo delitti cosidetti d'"onore".
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Commento
E' il film con il quale Pietro Germi, dagli accenti più drammatici e populisti dei suoi primi film, passa a sorpresa alla commedia e alla satira.
Con un classico schema da commedia all'italiana, Germi costruisce un ironico e godibilissimo ritratto della mentalità e delle pulsioni di una certa Sicilia di provincia, ma soprattutto prende di mira con un sarcasmo a volte feroce due situazioni di arretratezza legislativa dell'Italia dell'epoca: la mancanza di una legge sul divorzio (che arriverà solo nel 1974), e soprattutto l'anacronistico articolo 587 del codice penale che regolava il delitto d'onore, che verrà abolito soltanto venti anni dopo.
Ne scaturisce una commedia graffiante e gustosa, retta magistralmente da un insuperabile Marcello Mastroianni, da comprimari di ottimo livello, come Leopoldo Trieste e Daniela Rocca, e da una giovane Stefania Sandrelli, che grazie a questo film avrà grande notorietà. |
Pietro Germi (1914-1974) |