In un'atmosfera simpatica e distesa il professor André Cordier è venuto a parlarci della sua recente permanenza in Toscana, ad Arezzo precisamente, in qualità di borsista lettore di francese.
Egli ha esposto con tono piacevole, preciso e non esente da humour, il quadro del suo lavoro, l'ambiente in cui è vissuto per diversi mesi nonché il retroterra artistico-culturale del luogo.
L'interessante intervento, corredato da documentazione varia, essendosi per ampiezza di materia prolungato più di quanto inizialmente previsto; la presentazione dell'esperienza parallela (ed incrociata) di Emanuela Tosatto - lettrice d'italiano in Belgio - è stata differita.
Tradutrice e membra del club
In contrappunto al recente intervento di André Cordier, Emanuela Tossato ci ha presentato la propria esperienza di lettrice d'italiano in Belgio. Ha dilatato la sua relazione accennando inoltre al Veneto di cui è originaria. Cartine e fotografie hanno ovviamente accompagnato la sua allettante relazione.
Tra le numerose osservazioni fatte sia da André che da Emanuela, riferiamone due che potrebbero apparire addirittura paradossali rispetto all'immagine tradizionale dell'Italia e del Belgio: il primo ha potuto constatare ad Arezzo una disciplina degli studenti che non esiste più in Belgio, mentre la seconda ha raccontato del suo arrivo a Namur nel momento più aspro dello sciopero degli insegnanti belgi e quindi del suo stupore di fronte ad un paese del nord ritenuto "naturalmente" quieto.